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Zrii Guggul




Commiphora mukul - Guggul



Commiphora mukul - Guggul
Commiphora mukul è una pianta tropicale spinosa, molto utilizzata in India, dove nel 1987 ha ottenuto, l'ancor valida, autorizzazione alla vendita come prodotto ipolipidemizzante (utile per abbassare i livelli ematici di colesterolo e trigliceridi). Incidendone la corteccia alla base del tronco, lascia trasudare una resina, volgarmente chiamata gomma guggul, che ne costituisce la droga. Con un processo analogo, operato su una pianta -Commiphora molmol-  appartenente alla stessa famiglia, si ottiene la mirra.
Tra i cultori della  medicina alternativa ,la gomma di guggul è considerata un ottimo rimedio per riequilibrare i valori dei lipidi plasmatici ed in modo particolare del colesterolo LDL (o "cattivo").
La droga, utilizzata in Occidente con il nome di gomma guggul, è il risultato di una serie di estrazioni chimiche atte a concentrarne i princìpi attivi ricercati e ad allontanarne quelli responsabili degli effetti indesiderati.
Gli estratti standardizzati contengono una sostanza detta guggulipide, a sua volta costituito da composti steroidei chiamati guggulsteroni (gugglsterone E e gugglsterone Z).


Non è ancora chiaro l'esatto meccanismo d'azione tramite cui il guggulipide esplicherebbe la propria attività ipocolesterolemizzante ed ipolipidemizzante. Tra le varie ipotesi avanzate vi è anche una possibile azione stimolante a livello della ghiandola tiroide, che ne giustificherebbe l'impiego come riducente del grasso corporeo (la Commiphora mukul è ingrediente comune di molti supplementi dimagranti atti ad elevare il metabolismo). Allo stesso modo, mancano certezze sulla reale efficacia ipocolesterolemizzante del guggul.
Nel corso di varie indagini cliniche, molte delle quali condotte nel suo territorio di origine (India), il guggul si è dimostrato efficace nel ridurre i valori di colesterolo totale, trigliceridi e LDL, aumentando nel contempo la frazione HDL (colesterolo buono). Sono inoltre emerse evidenze su una sua possibile azione antiaterogena e fibrinolitica, utile nella prevenzione dei gravi eventi cardiovascolari riconducibili alla formazione di trombi ed ateromi (angina, infarto, ictus, claudicatio intermittens, trombosi venosa profonda ecc.).
Da segnalare, in senso contrario, uno studio apparso sulla rivista Jama nel 2003 (Szapary PO et al. Guggulipid for the treatment of hypercholesterolemia. JAMA 2003; 290: 765-72.). Tale ricerca, condotta su 103 pazienti ipercolesterolemici di Philadelphia (USA), non solo non ha dimostrato alcun effetto positivo imputabile all'integrazione con guggul, ma ha addirittura evidenziato un lieve calo del rapporto HDL/LDL rispetto al gruppo trattato con placebo. In compenso, il campione di soggetti che nel corso delle otto settimane aveva assunto guggulsteroni, facendo registrare un aumento delle LDL plasmatiche, ha beneficiato di un modesto calo dei trigliceridi ematici a digiuno. La discrepanza con i risultati dei precedenti studi risiede probabilmente nelle differenze genetiche, corporee (maggiore massa grassa) e dietetiche (minore assunzione di fibra, maggiore assunzione di Grassi) che separano la popolazione statunitense da quella indiana.
Agli estratti di Commiphora mukul viene attribuita anche un'azione antiacne.



 Dosaggi: l'azione terapeutica del guggul è stata valutata in diversi studi clinici mediante somministrazione di compresse da 500 mg, contenenti 25 mg di guggulsteroni, da assumersi 3 volte al giorno per un totale di 1500 mg/die. Nel sopracitato studio di Szapary e coll., si sono raggiunti dosaggi di 2 grammi/die, senza ottenere alcun effetto benefico.

Effetti collaterali: sono in genere lievi e limitati alla comparsa di rush cutanei (arrossamenti, pruriti) nei primi giorni di trattamento in pazienti ipersensibili agli estratti. Sono inoltre possibili reazioni indesiderate a livello gastrointestinale (nausea, vomito, diarrea, eruttazione, singhiozzo), accompagnate a cefalea ed apprensione.

Avvertenze: gli integratori a base di guggul sono controindicati in gravidanza ed in presenza di disturbi cronici del tratto gastro-intestinale, quali ulcere duodenali o gastriche. Cautela nella contemporanea associazione con anticoagulanti, siano essi di sintesi (ad es. coumadin, aspirina) o di origine naturale (gingko, gambo d'ananas, aglio, noce moscata, tanaceto, meliloto...).
Il guggul può ridurre la concentrazione plasmatica di farmaci quali il propanolo ed il diltiazem (entrambi utilizzati nel trattamento dell'ipertensione).

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Scienza – Introduzione all'Ayurveda e significato di alcune parole




Ayurveda significa letteralmente conoscenza della vita o scienza del vivere, la parola è composta dai termini ayu, vita e veda, conoscenza. L’Ayurveda fa parte della tradizione e della letteratura vedica che la cultura indiana ha conservato per millenni.
L’Ayurveda si occupa della vita nella sua totalità e i suoi principi hanno un valore universale che va al di là delle culture e del tempo. La conoscenza dell’Ayurveda, che giunge fino a noi da tempi molto remoti superando la prova del tempo, non è in contrasto con le conoscenze e i sistemi della medicina moderna, può essere invece una valida integrazione ad essa, ma soprattutto è utile per dare un senso e portare a compimento la vita di ogni individuo.

L'Ayurveda si occupa della salute fisica, mentale e spirituale, si interessa di ciò che è normale e di ciò che è anormale o patologico. Secondo l'Ayurveda la salute non è solo assenza di malattia, ma è uno stato di continuo appagamento e di benessere, uno stato di felicità fisica, mentale e spirituale. Il concetto di equilibrio espresso dall'Ayurveda non riguarda solo il perfetto funzionamento dei vari sistemi ed organi, della psiche e dello spirito, ma si estende anche a un rapporto di felice convivenza con sé stessi, con tutte le creature, con i familiari, con gli amici, con il lavoro, con il clima e la cultura in cui si vive, con i propri ideali, con le abitudini, con la verità, con il concetto del divino, ecc.

Ayurveda è la scienza in cui sono descritti gli stati della vita utili o dannosi, ciò che promuove o ostacola la vita, la durata della vita e la vita stessa.

–Charaka Samhita I.41
Il Charaka Samhita è uno dei trattati di Ayurveda che riguarda la medicina, in questo testo si trova anche la definizione di vita: Ayus, vita, significa combinazione di corpo, organi dei sensi, mente e anima….

L’Ayurveda, essendo conoscenza della vita, è conoscenza del corpo, della mente e dello spirito.
Questa conoscenza è considerata come un eterno continuum perché non ha inizio né fine, tratta di cose che sono inerenti alla natura e tali manifestazioni naturali sono eterne. Non vi è mai stato un tempo in cui non esisteva il flusso della vita e dell’intelletto, anche la conoscenza dell’Ayurveda continua eternamente. La salute e la malattia, insieme con le cause, i sintomi e le terapie, hanno una continuità e sono senza inizio. Le proprietà delle sostanze come pesantezza o leggerezza, caldo o freddo, untuoso o secco ecc. sono aumentate dalle sostanze che hanno proprietà simili e diminuite da quelle che hanno proprietà contrarie, questo è un principio eterno e immutabile della manifestazione naturale.

L’Ayurveda è stato concepito e insegnato in tempi molto remoti da saggi e maestri, a causa di questo, alcuni studiosi pensano che l’Ayurveda abbia un inizio, in effetti non è così, non si conosce un tempo in cui l’Ayurveda non esistesse e dopo il quale venne propagato. Come il calore del fuoco e la liquidità dell’acqua, l’Ayurveda è innato e non ha bisogno di alcuna artificialità o sforzo da parte degli umani.



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